Quante volte un insegnante (magari alle prime armi), mostrando un movimento a degli allievi molto piccoli, si è accorto che i bambini eseguivano con il braccio o la gamba opposti, e cioè a specchio? Questo perché non avendo ancora interiorizzato il movimento i ballerini in erba semplicemente IMITANO ciò che vedono, e viene loro naturale eseguire nella direzione e sul lato in cui il maestro di danza si sta muovendo.
Quindi è una pratica d'insegnamento comune nelle scuole di danza classica mostrare i passi direttamente a specchio, rivolti verso i nostri studenti e usando ad esempio la gamba destra quando vogliamo che muovano la sinistra, e viceversa. Solo in seguito si potrà eseguire il passo insieme a loro dando loro la schiena.
Ci sono docenti che preferiscono invece spiegare rivolti VERSO lo specchio, specialmente nella danza moderna, ma è molto rischioso perché se la sala è piuttosto grande e con un'acustica non perfetta può accadere che i ballerini posizionati nelle ultime file non sentano la spiegazione, oltre a non vedere il riflesso dell'insegnante nello specchio.
Ma la sequenza di passi eseguiti a specchio è anche una suggestiva tecnica coreografica, in cui due danzatori o danzatrici presentano gli stessi passi ma col lato contrario del corpo, come se l'uno fosse il riflesso speculare dell'altro. Si aggiunge effetto alla coreografia facendo loro indossare un costume asimmetrico che sia anch'esso speculare, ad esempio un abito monospalla che a una ballerina lasci scoperto il braccio destro e all'altra in sinistro, o una tuta monogamba ecc.
Anziché due interpreti se ne possono utilizzare di più, purché in numero pari da dividere in due gruppi che danzeranno a specchio: tuttavia si rischia di rovinare l'effetto se uno dei ballerini risultasse non perfettamente simmetrico o non perfettamente sincrono al compagno assegnatogli.